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mercoledì 17 novembre 2010

Gli Elfi
Prima di partire con le spiegazioni inerenti agli elfi, è necessario far notare la confusione che regna fra le creature aderenti al cosiddetto piccolo popolo. La confusione in ambito mitologico non è una novità, ma su quello che riguarda gli elfi e un caso abbastanza particolare. Gli elfi sono confusi per esempio con i folletti e molti affermano che sono una sottospecie di loro, l’unica differenza è che questi ultimi sono minori di statura. Altri invece li crederono i compagni delle fate, poiché in molte raffigurazioni li troviamo con le ali mentre volano. Un altro esempio invece riguarda gli elfi oscuri, che vengono scambiati con i nani.
 Non solo la loro natura viene molto confusa, ma pure la loro origine, il luogo dove vivono, come sono stati creati e se sono malevoli o benevoli.
L’origine del nome elfo si presuppone risalga dall’antica parola nordica alfr, che sta appunto ad indicare elfi come simboli delle forze dell’aria, dell’acqua, del fuoco, della terra e di tutti i fenomeni atmosferici in generale.

Ci sono innumerevoli leggende che narrano della creazione degli elfi, una delle quali presuppone che siano stati concepiti come anime dei defunti e in seguito adorati come forze che favorivano la fecondità della Madre Terra.

Invece nella mitologia nordica le cose si sviluppano in modo molto differente, ma bisogna partire dall’inizio, ossia dalla creazione del mondo.

I primi esseri furono un gigante e una mucca. Il gigante era nutrito dal latte della mucca e generò due coppie, che in seguito generarono i giganti. La mucca leccando il ghiaccio diede vita ad un essere antropomorfo, che a sua volta generò un figlio. Questo si accoppiò con una gigantessa ed ebbero tre figli: Odino, Vili e Vè. I tre fratelli crearono l’universo plasmando il corpo del gigante primordiale, dopo averlo ucciso. Poi venne creata la prima coppia umana con due tronchi. L’universo che crearono era composto da tre dischi sovrapposti e contenevano nove mondi.  A metà strada vi era Midgard la dimora degli uomini, Jotunheim si trovava ad oriente di Midgard ed era la terra dei giganti. Sempre verso ovest di Midgard vi era Midavellir, la terra dei nani formata da cunicoli sotterranei. Poco più sotto Midavellir vi era Svartalfheim la dimora degli elfi oscuri. Ancora più in profondità vi era una delle regioni più oscure il Ninfheim dove viveva una fanciulla orribile di nome Hel. Invece, al livello superiore c’era Asgardh la dimora di divinità guerriere, gli Asi. Ad Asgardh vi era anche il valhalla ( o vallala) dimora dei guerrieri caduti in battaglia, qua essi si esercitano combattendo fino a quando all’ultimo giorno non si apriranno tutte le cinquecentoquaranta porte del valhalla. Cerano due altri regni superiori: l’Alfheim appartenente al dio Frey dove dimorano gli elfi della Luce e il Vanaheim dimora dei Vani dei della  fertilità e della pace.

Come si può notare, nella mitologia celtica, gli elfi non sono tutti creature dolci e leggiadre, ma esistono anche elfi oscuri. Queste due categorie d’elfi, vengono anche chiamate in maniera differente: i Dokkalfar sono gli Elfi Oscuri e i Liosalfar ( o Ljosalfar) sono gli Elfi della Luce.

Fra i Dokkalfar e i nani, si dice che non ci siano grandi differenze, poiché entrambi erano nati come vermi dalle carni in putrefazione del gigante primordiale. Questi elfi oscuri vengono spesso confusi con i nani, poiché come essi vivono nei tumuli proprio come i morti, ed è anche per questo che vengono associati agli spiriti dei defunti. Anche se i Dokkalfar sono associati ai nani, a differenza di loro hanno le sembianze e lineamenti umani ed hanno la capacità di mutare forma. Invece, per i Liosalfar si dice che siano creature quasi divine, luminose e sono più belli del sole. A questi elfi della Luce erano offerti sacrifici per la buona fortuna o per il buon raccolto, appunto perché erano associati alla fertilità. Gli elfi sono creature che incarnano la Natura e anche la Magia, non per niente secondo varie leggende questi esseri con il loro potere danno colore e profumo ai fiori. Erano ritenuti immortali e capaci di magie d’ogni tipo, come il poter diventare invisibili ed  il riuscire cambiare le proprie sembianze.

Sia per i celti che per vichinghi, gli elfi erano pressoché vicini agli dei, erano il tramite fra il mondo spirituale ed il mondo materiale (Natura) e per questo venivano venerati. Per i celti erano esseri di spirito che andavano e venivano dal regno dei morti. Invece, per i vichinghi erano esseri al di fuori delle terre conosciute all’uomo, le terre mortali. Per molte altre culture erano spiriti della natura, veri e propri spiriti elementari che ovviamente gestivano la Natura.

Purtroppo anche queste creature subirono una demonizzazione da parte della chiesa, vennero definiti esseri del Caos, che stava a evidenziarne il lato selvatico e imprevedibile. Per queste ragioni temevano il metallo, che era frutto del lavoro ordinato e preciso umano. Inoltre queste creature secondo la chiesa, dovevano detestare il sale, poiché esso serve per conservare la carne (quindi per non farla “trasformare) e se gli elfi venivano cosparsi col sale non potevano dare sfogo alla loro natura mutevole. E dopo tutto questo, la croce e la fede divennero le armi per eccellenza contro gli elfi.

Termino dicendo che la storia degli elfi agli occhi umani è sempre stata tormentata: nascono simili alle divinità, diventano creature orribili e ripugnanti, cambiano in figli prediletti degli dei con Tolkien ed in fine invadono i giochi di ruolo fantasy.

Da "Il Canto della Dea"

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